Emergenza sicurezza ferroviaria: l'allarme dell'Ansf della Relazione Preliminare 2018
“I livelli di sicurezza del sistema ferroviario dell’Unione sono generalmente elevati, in particolare rispetto al trasporto stradale. La sicurezza ferroviaria dovrebbe essere generalmente mantenuta e, ove praticabile, continuamente migliorata, tenendo conto del progresso tecnico e scientifico e dello sviluppo del diritto dell’Unione e internazionale. Dovrebbe essere data priorità alla prevenzione degli incidenti. Si dovrebbe inoltre tenere conto dell’impatto del fattore umano.” Direttiva (UE) 2016/798 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2016 sulla sicurezza delle ferrovie.
Nell’ultimo anno è cresciuto il numero di incidenti ferroviari in Italia, anche se il dato si mantiene sotto la media europea e risente, in termini di vittime, degli eventi di Pioltello del 25 gennaio 2018 e di Caluso del 23 maggio 2018, che hanno causato rispettivamente 3 morti e 34 feriti gravi e 2 morti e 21 feriti gravi.
È quanto emerge dalla “Relazione sulla sicurezza ferroviaria 2018” presentata lo scorso 10 aprile dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La relazione è basata su una analisi preliminare, con dati non ancora consolidati, che anticipa il Rapporto Annuale che dovrà essere inviato, come da obbligo di legge, entro il mese di settembre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’ERA (European Union Agency for Railways).
Nel 2018 si sono verificati 116 incidenti ferroviari significativi (in cui è stato coinvolto almeno un veicolo ferroviario in movimento, che ha causato almeno un decesso o un ferito grave o danni pari o superiori a 150.000€ o un’interruzione del traffico di 6 o più ore): 113 sulla rete gestita da RFI e 3 sulle reti di competenza dei gestori regionali, con un numero totale di vittime pari a 164, di cui 75 decessi e 89 feriti, in aumento rispetto alle 92 vittime totali del 2017. Il numero più elevato di vittime si è registrato nelle categorie “incidenti alle persone che coinvolgono veicoli in movimento” (68 morti e 28 feriti gravi), “deragliamenti” (3 morti e 34 feriti gravi) e nella categoria “incidenti ai passaggi a livello” (4 morti e 21 feriti gravi). Il dato relativo all’investimento di pedoni è da considerarsi indicativo, perché dovrà essere depurato dal fenomeno dei suicidi che, in quanto atti volontari, non sono classificabili come incidente.
La causa principale degli incidenti significativi registrati nel 2018 è rappresentata dall’indebita presenza sui binari o agli attraversamenti della sede ferroviaria da parte dei pedoni (73%), compresi gli eventi in corrispondenza dei passaggi a livello, a cui corrisponde il 55% delle vittime. Cresce il dato relativo alla manutenzione con il 16% degli incidenti (7 casi in più rispetto al 2017) e il 27% delle vittime.
La Relazione evidenzia che, sull’incidentalità ferroviaria, l’Italia mostra ancora margini di miglioramento su diversi fronti: sulla manutenzione dell’infrastruttura e dei veicoli, sulla cultura della sicurezza e sull’implementazione tecnologica delle reti regionali.
All’inizio del 2018, sulla base dei dati emergenti dalle attività di supervisione e dall’analisi degli incidenti, l’Ansf ha emesso una raccomandazione rivolta a tutti gli Operatori ferroviari per invitarli ad effettuare una revisione dei propri processi manutentivi. L’Agenzia ha impartito altre disposizioni nei confronti di Rfi, definendo azioni immediate a breve e lungo termine per un riesame complessivo dei processi interni per garantire un efficace presidio dei processi manutentivi di propria competenza. Vista la complessità delle operazioni richieste al Gestore dell’infrastruttura nazionale, nel 2018 l’Agenzia ha monitorato lo stato di adempimento di quanto prescritto con tavoli tecnici dedicati e la formalizzazione di azioni di sollecito per concludere le attività previste ma non concluse a fine 2018.
Per tutto il 2019, l’Ansf ha confermato l’impegno nella promozione di tutte le azioni migliorative a presidio della sicurezza ferroviaria e nel fornire supporto agli operatori ferroviari affinché possano dare seguito alle raccomandazioni impartite in relazione ai processi manutentivi.
Fonte: ansf.it