In Cina arriva il primo treno volante.
Lo scorso 19 luglio il Governo Cinese ha annunciato l’avvenuto accordo fra la statale CASIC (China Aerospace Science and Industry Corp) e la californiana Hyperloop Transportation Technologies (HTT) per la costruzione di un tracciato ferroviario nella città di Tongren, che prevede l’utilizzo della tecnologia futurista ideata dalla Hyperloop.
L’obiettivo è la costruzione di un sistema di trasporto basato su abitacoli a forma di capsule che, grazie alla levitazione magnetica, viaggeranno sottovuoto in lunghissime gallerie tubolari a bassa pressione. Questo sistema dovrebbe riuscire a raggiungere una velocità di percorrenza di oltre 1.200 chilometri orari.
Il progetto cinese, chiamato high speed flying train (treno volante ad alta velocità), prevede due fasi: inizialmente verrà costruita una prima tratta di collegamento di 10 chilometri fra l’aeroporto e la città di Tongren e, in caso di successo, verrà costruito un secondo tracciato di 50 chilometri, dal centro cittadino al monte Fanjing, una delle località turistiche più famose nella regione del Guizhou. L’ultima fase del piano prevede di realizzare un network internazionale da 4.000 chilometri all’ora.
La partnership prevede la partecipazione economica equa del governo cinese e della società californiana. Ognuna delle due parti contribuirà per il 50% al costo di partenza del progetto che ammonta a circa 1,5 miliardi di dollari.
Non sono mancate critiche al progetto, sia dal fronte statunitense che cinese. Se Washington, da un lato, è preoccupato dell’avanzare della potenza cinese, grazie allo sfruttamento di tecnologie oggi appannaggio esclusivo degli Stati Uniti, un professore dell’università di Pechino esprime perplessità sull’incapacità del corpo umano di sopportare un’accelerazione di questo tipo.
In un Paese che può vantare la rete ad alta velocità più estesa al mondo, con treni che arrivano ad una velocità massima di 350/400 chilometri orari per 25mila chilometri, la sfida a velocità e fisica è pur sempre fantascienza.